Lo switch Ethernet è un dispositivo di rete che connette una grande varietà di dispositivi (come le telecamere IP, i computer e anche altri switch) in una rete comune e utilizza la tecnologia a commutazione di pacchetto per ricevere, processare e poi trasmettere i dati alla destinazione. Gli switch di rete sono comunemente utilizzati per creare una rete business (in particolare i dispositivi con un sacco di porte), ma c’è anche una tendenza crescente a includere gli switch in una rete domestica, soprattutto perché le telecamere IP sono sempre più popolare.
Sul mercato, potete trovare gli switch che utilizzano indirizzi fisici per la elaborazione dei dati e spedizioni al livello 2 del modello OSI, ma ci sono anche gli switch al livello 3 che oltre a tutte le caratteristiche di uno switch al livello 2, hanno la funzionalità di routing. Detto questo, c’è un’abbondanza degli switch presenti sul mercato con un sacco di caratteristiche diverse e allora vediamo quelli che sono i migliori switch Ethernet adatti sia per l’uso domestico e per le imprese piccole o medie.
AGGIORNAMENTO 12.04.2019: Abbiamo aggiunto il TRENDnet TPE-LG80 Switch Ethernet alla lista dei migliori migliori switch di rete.
I Migliori Switch Non Gestiti
1. Linksys LGS116P PoE+ Switch Ethernet
Il Linksys LGS116P è uno switch di rete non gestito, a 16 porte, che fa parte della serie di switch Linksys Business Desktop Gigabit PoE insieme al LGS108P e LGS124P, primo un dispositivo a 8 porte e, rispettivamente, uno switch a 24 porte. Il LGS116P è una buona soluzione per la rete aziendale, ma può essere utilizzato anche in casa (poiché si tratta di un dispositivo non gestito, significa che non potete davvero configurarlo e solo permette i clienti connessi di comunicare tra loro).
Il LGS116P ha l’esteriore rettangolare e metallico (ma confrontandolo con gli altri switch a 16 porte, è sorprendentemente compatto), con due coppie di prese d’aria sulla sinistra e sulla destra, e non c’è una ventola interna (si basa esclusivamente sul raffreddamento passivo). La parte superiore del LGS116P è abbastanza semplice e solo il logo Linksys blu rompe la continuità della finitura nero opaco. Il LGS116P può essere posizionato in piano sulla superficie (le sue dimensioni sono 10.6 x 27.9 x 2.2 centimetri e la massa è di 0.81 kg) e può anche essere montato a parete, ma non è installabile ad un rack (solo il più grande LGS124P ha questa caratteristica). Se girate il dispositivo sottosopra, potete vedere che non ci sono alcune prese d’aria qui, ma ci sono solo tre viti, quattro piedi rotonde, due fori per il montaggio a parete e un’etichetta che contiene le informazioni del dispositivo (come il numero di modello e il numero di serie).
Sulla parte anteriore dello switch ci sono 16 porte Gigabit Ethernet 10/100/1000, da cui solo le prime otto offrono supporto per il PoE+. La tecnologia PoE+ consente di trasferire i dati e di ricevere alimentazione attraverso il cavo Ethernet (così, potete collegare alcuni dispositivi compatibili senza la necessità di avere una presa di corrente nella vicinanza – perfetto per le telecamere IP, i hub di rete, i citofoni o i telefoni VoIP). Il budget di potenza PoE è di 80 W. Tutte le porte hanno un LED per il Link/Attività/GB e le prime otto porte hanno un LED verde in più per PoE. A sinistra delle porte ci sono anche due luci LED per l’Accensione (un LED blu) e per PoE Max (il LED sarà ambra e se è attivo, significa che il bilancio totale di potenza è superiore a 67 Watt, in caso contrario, se è spento, significa che il bilancio di potenza è sotto 67 Watt).
In termini dell’hardware interno, il LGS116P è dotato di un chipset Marvel 88E1685LKJ2 e, poiché si tratta di 16 porte Gigabit Ethernet, c’è una banda totale di 32 Gbps disponibili. È semplice di impostare il Linksys LGS116P, tutto quello che dovete fare è collegare l’adattatore di alimentazione allo switch e alla presa di corrente e quindi collegare i dispositivi di rete al LGS116P tramite i cavi Ethernet. Inoltre, è possibile collegare in cascata lo switch a un altro switch. Questo può essere fatto collegando un cavo Ethernet su qualsiasi porte dello switch secondario e poi collegarlo ad un computer.
In seguito, prendete un altro cavo Ethernet per collegare ad altra porta dello switch secondario e ad altra porta dello switch principale. Questo è tutto, abbastanza semplice, giusto?
Dal momento che si tratta di uno switch non gestito, non si può configurare il dispositivo, ma ci sono alcune caratteristiche interessanti, degni di nota. C’è la qualità del servizio per creare le priorità del traffico (QoS), che assicura che, indipendentemente da congestione della rete, il throughput dei dati è mantenuto per alcuni dispositivi collegati (utile soprattutto per lo streaming video o VOIP).
C’è anche il supporto per Jumbo Frames (fino a 9K bytes – significa meno cicli di CPU e il overhead ridotto). Un’altra caratteristica interessante è la priorità PoE. Ciò che fa è di assegnare la priorità massima alla porta 1 e, mentre si connettono i dispositivi, il più alto l’ID della porta, la più bassa la priorità. Quindi, se solo sette porti degli otto sono collegate, ma il bilancio di potenza massima è già raggiunto alla limita massima, il dispositivo otto sarà negato, dal momento che avrà superare il budget di potenza.
Lo switch Linksys LGS116P è conforme alle seguenti norme: IEEE 802.3, 802.3u, 802.3x, 802.3ab, e 802.3az. Inoltre, per i dispositivi PoE, supporta gli standard IEEE 802.3at e 802.3af. Se un dispositivo non supporta nessuno di questi standard, non sarà acceso.
Info: All’interno della scatola, è possibile trovare l’unità Linksys LGS116P, un adattatore di alimentazione, un kit di montaggio a parete, un manuale di avvio rapido e un CD con la documentazione.
2. CISCO SYSTEMS SG112-24 Switch Ethernet
CISCO SYSTEMS è l’azienda di networking più grande del mondo ed è ben conosciuta per i suoi prodotti rivolti alle imprese (come i router e gli switch), ma fortunatamente non ha trascurato gli utenti di Internet da casa. Uno di questi prodotti che è più adatto per le case o piccole imprese, invece di uffici più grandi e le aziende, è il CISCO SYSTEMS SG112-24-NA, uno switch non gestito a 24 porte che può offrire una connettività di rete adeguata e un’affidabilità migliore per le piccole imprese.
Dal punto di vista del design, il SG112-24-NA ha più o meno lo stesso aspetto esteriore di qualsiasi altro switch sul mercato. Ha un alloggiamento rettangolare nero, fatto di metallo e con una finitura opaca sulla parte superiore. Dal momento che i produttori non possono fare tanto per distinguere il loro switch dalla folla, hanno fatto ricorso a rendere il dispositivo più compatto possibile. Cisco ha adottato questa nuova tendenza e ha progettato il SG112-24-NA sorprendentemente compatto (misura 27.9 x 4.3 x 17.0 centimetri e pesa 2.2 kg), perciò non vorrà più spazio di un router normale.
Quindi, è possibile posizionarlo praticamente in qualche luogo nella stanza, ma, se lo spazio è importante (in uffici), Cisco ha offerto la possibilità di montare il dispositivo nel muro. Inoltre, il SG112-24-NA può essere montato utilizzando le due staffe in dotazione (prima di installare lo switch in un rack, prendete in considerazione la temperatura ambiente, di non ostruire il flusso d’aria e utilizzare una protezione da sovracorrente adeguata). Il fondo del SG112-24-NA è semplice, così simile alla parte superiore e solo il logo CISCO ravviva un po’ il dispositivo. Sul fronte, ci sono tutte le 24 porte Gigabit Ethernet RJ-45 (10/100/1000) posizionate in due serie di 12, e altri due slot mini-GBIC combo (SPF) che convertano le correnti elettriche in segnali ottici e viceversa (si comporta come un’interfaccia per le reti ad alta velocità ed è utilizzato per le connessioni in fibra ottica).
Ognuna delle 24 porte Ethernet è dotato di due luci LED (a sinistra e a destra) per mostrare il Collegamento/l’Attività e la connessione Gigabit. A sinistra delle porte, sotto il piccolo logo Cisco, c’è una luce verde PWR che mostra se l’unità è accesa. Se girate lo switch sottosopra, ci sono un paio di etichette: la prima contiene le informazioni relative al S/N, l’indirizzo MAC e il PID VID. Accanto alle etichette, c’è la porta di alimentazione (100-240V~, 1000-500mA, 50-60Hz). Questo switch non ha una ventola (utilizza la ventilazione passiva), quindi non c’è nessun rumore fastidioso. La dissipazione del calore si fa con l’aiuto della serie di fori di ventilazione dalla sinistra e dalla destra del dispositivo.
Al suo interno, il CISCO SYSTEMS SG112-24-NA è dotato di 128 MB di memoria flash, 128 MB di RAM e, dal momento che si tratta di uno switch a 24-porte, c’è una larghezza di banda totale di 48 Gbps. Il processo di impostazione del SG112-24-NA è molto semplice, dal momento che questo è un dispositivo plug-and-play: si deve solo collegare i dispositivi utilizzando le cavi Ethernet e lo switch farà il suo lavoro da solo, senza aver bisogno di alcuna configurazione dall’utente. Ovviamente, poiché si tratta di un dispositivo Cisco, ci sono un sacco di caratteristiche interessanti che funzionano automaticamente e consentono la creazione di una rete affidabile. Tra queste, c’è la qualità del servizio (QoS), che percepisce i servizi che hanno bisogno di priorità (come il VoIP o lo streaming video), per ottenere una prestazione migliore della rete. Il QoS utilizza anche le caratteristiche ponderata round-robin (WRR), che ha il ruolo di distribuire il carico tra le risorse, in modo che le richieste vengono distribuite uniformemente.
Un’altra caratteristica interessante è il Rilevamento del Ciclo Infinito, che ha il ruolo di scoprire ogni ciclo creato accidentalmente in rete, per evitare ogni possibile tempesta del broadcast (la rete può diventare sopraffatta dalla trasmissione continua o dal traffico multicast). Inoltre, c’è anche la Diagnostica dei cavi (identifica eventuali guasti dei cavi), il Controllo di Flusso, Lo Switching al Livello 2 e l’Auto-Negoziazione. C’è anche supporto per Jumbo Frame (9216 byte), una capacità di spedizione di 35,7Mbps, il Green Ethernet (controlla il traffico su un collegamento attivo e mette il collegamento in modalità di sospensione durante i periodi di quiete, per ridurre il consumo di energia) e molti altri.
Il SG112-24-NA è conforme alle seguenti norme: IEEE 802.3, IEEE 802.3ab, IEEE 802.3az, IEEE 802.1p, IEEE 802.3u, IEEE 802.3x e IEEE 802.3z.
Info: All’interno della scatola, è possibile trovare l’unità CISCO SYSTEMS SG112-24-NA, un adattatore di potenza, il kit di montaggio in rack e una guida rapida.
3. NETGEAR ProSAFE GS108 Switch Ethernet
NETGEAR è noto come un gran produttore di dispositivi di rete, ha un portafoglio che copre i prodotti di livello consumer, ma anche al livello enterprise. Tra questi, ci sono gli adattatori powerline, i router (in particolare la serie Nighthawk), i dispositivi NAS, i firewall VPN wireless e gli switch ProSafe.
Per mantenere il tema di questo articolo, mi concentrerò su uno switch non gestito entry-level, il ProSafe GS108, che è adatto per l’uso domestico, ma anche per gli uffici di piccole imprese. La serie Prosafe (non gestito) dispone anche di uno switch a 5 porte (GS105NA), un altro a 16 porte (GS116NA), uno switch a 16 porte per montaggio a rack (JGS516NA) e uno a 24 porte (JGS524NA).
Il ProSafe GS108 ha un aspetto davvero simile ad ogni altro switch sul mercato e non eccellere dal punto di vista estetico, ma in realtà, gli switch sono tutto per la praticabilità e meno per soddisfare le esigenze estetiche. Quindi, ci si può aspettare un esteriore rettangolare metallico, coperto da una finitura opaca blu, con il logo e il nome scritto sulla parte superiore, e due serie di griglie di ventilazione su entrambi i lati, destro e sinistro.
Lo switch è molto compatto, come ci si aspettava da un dispositivo a 8 porte e misura 15.7 x 10.1 x 2.7 centimetri e pesa 0.471 kg (è leggero, ma i quattro piedini dovrebbero dare più stabilità). In termini di posizionamento, il GS108 può essere messo orizzontalmente su una superficie piana (solo fare attenzione a non ostruire le prese d’aria) e oppure, potete fissarlo al muro. Come previsto, non è possibile di montarlo a un rack, questa opzione è disponibile solo per le varianti a 16 e 24 porte (il JGS516NA e il JGS524NA).
Sulla parte inferiore dello switch, (oltre ai quattro piedi e due fori per il fissaggio a parete) c’è una etichetta con informazioni del dispositivo (la versione dello switch e il numero di serie). La parte anteriore del GS108 è occupato dalle 8 porte Ethernet 10/100/1000 Base-T RJ45 e un LED di alimentazione (se è attivo, significa che non c’è un collegamento, in caso contrario, se lampeggia, significa che c’è attività). Ogni porta è dotata di due LED, il LED dalla sinistra diventa attivo se c’è una connessione di 100 Mbps e il LED dalla destra diventa attivo se c’è una connessione di 10 Mbps.
Se entrambi i LED sono accesi contemporaneamente, significa che c’è una connessione di 1000Mbps. Purtroppo, nessuna delle porte supportano la tecnologia PoE. Sul lato posteriore dello switch è possibile trovare un lucchetto Kensington, un interruttore di accensione e una porta di alimentazione (12V – 0,5A). Nel complesso, il consumo di energia è molto basso e poiché lo switch non dispone di un ventilatore (si basa sul raffreddamento passivo), il GS108 è silenzioso.
All’interno, il dispositivo è dotato di un chipset Broadcom BCM53118. La capacità di commutazione pubblicizzato del ProSafe di NETGEAR GS108 è 16Gbps. Poiché si tratta di uno switch non gestito, il processo di installazione è molto semplice (è un dispositivo Plug and Play): è necessario collegare l’adattatore di alimentazione al retro dello switch e collegare i dispositivi desiderati, usando i cavi Ethernet (Cat 5). Per ogni cliente aggiunto, il LED corrispondente dovrebbe accendersi e lampeggiare quando c’è l’attività.
Nonostante che lo switch è non gestito, il ProSafe GS108 ha un sacco di funzionalità che aiutano per creare una migliore rete LAN. Tra questi, c’è il supporto per i frame Jumbo (9k), che ha la capacità di aumentare il throughput in maniera significativa; c’è anche la modalità di inoltro dei pacchetti Buffering on-chip di 192 KB e la modalità Store and Forward. Inoltre, c’è la prioritizzazione del traffico e il QoS basato sul DSCP, quindi, le applicazioni come il VoIP e il video streaming hanno una priorità più alta.
Il ProSafe di NETGEAR GS108 è conforme alle seguenti norme: IEEE 802.3i, IEEE 802.3u, 802.3ab, IEEE 802.3x, IEEE 802.3az e 802.1p.
Info: All’interno della confezione, è possibile trovare l’unità ProSafe di NETGEAR GS108 Gigabit, l’adattatore di alimentazione, le viti di montaggio a parete, una guida all’installazione e la garanzia.
4. TRENDnet TPE-LG80
LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA DEL TRENDNET TPE-LG80
La maggior parte degli switch Ethernet non gestiti consentono di collegare più dispositivi in modalità plug and play e, poiché questi dispositivi non dispongono di alcun tipo di software, devono usare l’hardware per offrire un tipo di QoS. Il nuovo TRENDnet TPE-LG80 è stato costruito in un modo simile, ma ha fatto alcune cose in modo un po’ diverso e, oltre ad avere lo stesso approccio plug and play, lo switch supporta PoE+ su tutte le sue otto porte, offre isolamento della porta VLAN e QoS, ma, soprattutto, il segnale PoE+ può essere esteso fino a 200 metri (a 10 Mbps full duplex), invece dei 100 metri.
Ciò garantisce una distribuzione più flessibile all’esterno (o all’interno, se vuoi coprire un’area più ampia) per i dispositivi PoE, come gli access point wireless (per una migliore copertura WiFi), le telecamere IP e altro. Oltre al TPE-LG80 a 8 porte, TRENDnet offre anche il TPE-LG50 a 5 porte, anch’esso parte della nuova serie Long Range.
Come gli altri switch Ethernet sul mercato, il TPE-LG80 presenta una cassa metallica rettangolare, coperta da una finitura nera opaca e l’unico tocco di colore rilevante è la fascia verde sul lato anteriore del dispositivo (che circonda le porte), lungo con l’area del commutatore DIP rosso sul lato anteriore. Certo, il TPE-LG80 potrebbe non essere bello come il Netgear Nighthawk S8000, ma ha adottato il design più pratico che consente di posizionare il router su una superficie piana o montarlo sulla parete – per il montaggio su un rack, sarà necessario utilizzare un vassoio poiché il produttore non ha aggiunto fori laterali per il montaggio delle orecchie di montaggio nel rack.
Di solito, gli switch PoE non sono così compatti come quelli non-PoE, ma, TRENDnet ha fatto un po’ di magia ed è riuscito a includere tutto l’hardware necessario in un corpo molto piccolo. Quindi, il TPE-LG80 misura 24.0 x 10.5 x 2.8 centimetri e pesa 590 grammi (ha un ingombro minore rispetto al TPE-TG81g che misura 26.6 x 16.0 x 4.3 cm e l’OM S8 che è circa cinque volte più grande). Inoltre, gli switch PoE hanno una tendenza a funzionare a temperature più alte, quindi TRENDnet ha aggiunto una serie di aperture di ventilazione sul lato destro, nonché sul lato sinistro e sul retro, ma ha deciso di non includere un ventilatore, quindi affidarsi esclusivamente al raffreddamento passivo. Ciò garantisce che lo switch Ethernet funziona sempre in modo silenzioso e, se temete che si surriscalda, vi assicuro che non lo farà – diventa leggermente caldo in alto quando sottoposto a stress, ma il TPE-LG80 non ha mai mostrato alcun segni di surriscaldamento.
Sulla parte anteriore del dispositivo, c’è una porta DC-IN, un interruttore On / Off, un interruttore DIP (con otto interruttori, ognuno con compiti diversi su varie porte), un LED PoE Alert (si illumina quando il budget PoE va oltre i 65 Watt massimi), un LED PWR e due LED per ogni porta LAN Ethernet (il LED inferiore diventa verde quando è collegato un dispositivo PoE e, il LED superiore diventa arancione quando la connessione viene stabilita a 10/100 Mbps e diventerà verde quando la connessione è a 1000 Mbps). Infine, più a sinistra, riposano le otto porte LAN Gigabit Ethernet PoE+.
Come previsto da uno switch Plug-and-Play non gestito, il processo di installazione è incredibilmente semplice e tutto ciò che dovete fare è connettere il TPE-LG80 a una fonte di alimentazione, utilizzare un cavo Ethernet per collegarlo a un modem / router e aggiungere qualsiasi altri dispositivi utilizzando le porte del pannello anteriore (oltre ai normali punti di accesso o ai computer, è anche possibile collegare telecamere PoE 802.3af e telecamere di sorveglianza PoE+ 802.3af). Il TRENDnet TPE-LG80 non ha alcun tipo di software per la gestione o la configurazione del dispositivo o della rete, ma ci sono alcune interessanti funzionalità integrate che fanno la differenza e, naturalmente, sto parlando di utilizzare lo switch DIP.
Se spingi il primo interruttore DIP in posizione accesa, la prima e la seconda porta estenderanno la distanza PoE+ fino a 200 metri (limitata a 10 Mbps) e, per mettere questo a test, ho collegato due dispositivi allo switch (usando un cavo da 170 metri tra di loro) e ho visto un throughput medio di 9,52 Mbps dal cliente al server e 9,45 Mbps dal server al cliente. Ciò indica che TRENDnet ha svolto un ottimo lavoro e il throughput pubblicizzato è vicino a quello che otterrai nella vita reale. Il secondo interruttore DIP attiva la capacità a lungo raggio per la terza e quarta porta e il terzo interruttore DIP attiva l’isolamento della porta VLAN dalla prima alla quarta porta.
Il quarto interruttore DIP attiva QOS, mentre il quinto interruttore DIP attiva la funzione LR sulla quinta porta Ethernet. Il sesto e settimo commutatore DIP abiliterà il LR alla sesta e settima porta, rispettivamente e, infine, l’ottavo interruttore DIP attiva l’isolamento della porta VLAN alla porta 5, 6 e 7. È importante non accendere l’interruttore tre e otto allo stesso tempo.
Info: All’interno del pacchetto, c’è lo switch a lungo raggio TRENDnet TPE-LG80, il cavo di alimentazione e una guida di installazione rapida.
I Migliori Switch Smart
1. Netgear ProSafe GS110TP Switch Ethernet
NETGEAR è una società americana specializzata nella produzione di prodotti di rete e nel corso degli anni, è riuscita a lasciare la sua impronta con prodotti che sono rimasti affidabili molti anni dopo il loro rilascio (come il router Netgear Nighthawk R7000). Ho già visto il ProSafe GS108, uno switch non gestito che mancava in termini di capacità PoE, ma che avrebbe potuto fornire una rete stabile, quindi cerchiamo di vedere uno switch della serie Smart con la funzionalità PoE da Netgear.
Il design del GS110TP segue le stesse linee di guida come gli altri switch presenti sul mercato. L’esteriore è metallico e ha una forma rettangolare, con una finitura grigio-blu scura e una banda gialla sotto le porte Ethernet. Nel complesso, il GS110TP potrebbe essere considerato un dispositivo compatto (misura 23.3 x 10.1 x 2.5 centimetri e pesa 0.7 kg), ma gli nuovi switch a 8 porte sono sempre più piccoli e compatti, ogni anno. Ancora, perché è abbastanza leggero, le sue dimensioni hanno un ruolo importante da svolgere nella stabilità del dispositivo (soprattutto se usate tutte le porte).
La posizione predefinita del GS110TP è orizzontale, e così si adatta facilmente su uno scaffale o sulla scrivania, ma, se ogni centimetro del vostro spazio è importante (come in un ufficio), allora c’è la possibilità di montare lo switch sul muro ( il kit è incluso nel pacchetto). La parte superiore del dispositivo è abbastanza semplice, fatta eccezione il logo Netgear e il nome del modello e, se girate il dispositivo sottosopra, è possibile trovare i quattro piedi, i due fori per il montaggio nel muro e un’etichetta con informazioni del dispositivo (numero di serie, l’indirizzo MAC e la password – che è ‘password’ come l’impostazione predefinita).
La parte anteriore del GS110TP contiene otto connettori RJ45 per le porte Gigabit Ethernet 10/100/1000 (tutti supportano IEEE 802.3af, l’Alternativa A (MDI-X)), due porte 1000M SFP Gigabit Ethernet (un’interfaccia per le reti ad alta velocità), un pulsante di ripristino incassato per riavviare l’interruttore (accessibile con una graffetta) e un pulsante per le Impostazioni di Fabbrica (per ripristinare il dispositivo alle impostazioni di fabbrica). Inoltre, ci sono un paio di luci LED a sinistra che mostrano lo stato di Accensione e il PoE Max (che diventa il colore giallo solido quando sono disponibili meno di 7W di alimentazione PoE e, in caso contrario, il LED lampeggia un colore giallo se il LED MAX e stato attivo per gli ultimi due minuti), un LED per ogni porta SFP che mostra il Collegamento/Attività e ci sono due luci LED per ogni porte LAN Ethernet: una per Collegamento/Attività (se è lampeggiante, significa che non c’è attività sulla rete, inoltre se il LED è giallo, poi c’è una connessione di 10/100Mbps; in caso contrario, se è verde, allora c’è una connessione di 1000Mbps) e un LED per la modalità PoE.
Sul lato posteriore dello switch, c’è presente il connettore di alimentazione e il lucchetto Kensington. Una cosa che si nota è che il dispositivo è silenzioso. Questa è possibile perché non ha un ventilatore e si basa sui fori di sfiato dal retro ei lati per mantenere una temperatura adeguata. All’interno, il Netgear ProSafe GS110TP è dotato di una coppia di controller Broadcom BCM59101, 64 MB di SDRAM DDR (Nanya NT5DS32M16BS) e 16 MB di memoria flash. Inoltre, il GS510TP ha una capacità di switching di 20 Gbps.
Lo smart switch ha una piccola applicazione software che consente di configurare rapidamente il dispositivo (chiamato il direttore Smart Control Center ed è incluso nel CD). Per installare questa applicazione, è necessario seguire una procedura guidata semplice. Ricordate che questa applicazione può essere utilizzata solo per fare una manutenzione di base della rete, la vera somministrazione può essere eseguita utilizzando l’interfaccia del browser (che usa Java).
L’utilità intelligente di controllo di accesso ha quattro sezioni: la Rete (clicca Scoprire per trovare tutte gli switch Netgear attivi sulla rete; dopo che tutti i dispositivi vengono rilevati, è possibile configurarli, aprire l’interfaccia Web, modificare la password e riavviare i dispositivi collegati), la Manutenzione (si può caricare o scaricare la configurazione del sistema per ogni dispositivo collegato), i Compiti (mostrano tutte le attività pianificate) e l’Assistenza. Dallo Smart Control Center Manager si può andare all’interfaccia del browser. Qui sarete accolti da sette schede principali: il Sistema, la Commutazione (lo Switching), il QoS, la Sicurezza, il Monitoraggio, la Manutenzione e l’Assistenza.
La sezione per Sistema dispone delle seguenti schede secondarie: l’Amministrazione (qui si può configurare l’indirizzo IP, le impostazioni DNS, il DoS, il SNTP globale, la Configurazione del Server e la configurazione Ethernet Verde – se il cavo è corto, sarà disegnato meno energia), la Vista del Dispositivo, il PoE (qui, è possibile controllare le funzionalità PoE dello switch – livelli di priorità, la pianificazione), lo SNMP, il LLDP ed i servizi di filtraggio (DHCP). La sezione per la Commutazione presenta le seguenti opzioni secondarie: le Porte (qui si può configurare individualmente ogni porta e si può fare il controllo di flusso), il LAG, il VLAN, il VoiceVLAN, l’Auto-VOIP, lo STP, il Multicast e la Tabella degli Indirizzi.
La funzione QoS vi permette di impostare le priorità per ogni porta o globalmente, per tutte le porte, così potete classificare il traffico di rete utilizzando le opzioni di COS. La sezione per la Sicurezza consente molteplici livelli di protezione: la gestione di sicurezza, l’autenticazione della porta di accesso, il controllo del traffico e l’ACL. Ha anche il supporto per il Power-over-Ethernet (PoE) 802.3af, che fornisce fino a un totale di 46W di potenza ai dispositivi collegati, con un massimo di 15W per dispositivo. Ogni porta può essere spenta utilizzando una pianificazione e ha la potenza massima consentita specificata.
Il Netgear ProSafe GS110TP è compatibile con i seguenti standard: IEEE 802.3 CSMA/CD, IEEE 802.3i, IEEE 802.3u, IEEE 802.3x (controllo di flusso full-duplex), IEEE 802.3ab, IEEE 802.3z e IEEE 802.3af (la potenza DTE via MDI).
Info: All’interno della confezione, è possibile trovare l’unità di Netgear ProSafe GS110TP, l’adattatore CA (48V / 1,25A), il kit di montaggio a parete, le gomme per i piedi, il CD delle risorse e la guida all’installazione.
2. TP-Link TL-SG108E Switch Ethernet
Il TP-LINK TL-SG108E fa parte della serie TP-Link Easy Switch e offre un certo grado di configurazione, ma non così tanto da essere considerato pienamente gestibile. Come previsto, TP-Link offra un’alternativa interessante agli switch più costosi dal mercato (come Cisco) e si propone di implementare le più tecnologie possibile, pur mantenendo un prezzo accessibile. Questo rende il TP-Link uno switch ideale per l’uso domestico o per le piccole imprese. Oltre il TL-SG108E, la serie Easy Switch dispone anche di un dispositivo a 5 porte (TL-SG105E), a 16 porte (TL-SG1016DE) e a 24 porte (TL-SG1024DE). Inoltre, la serie è disponibile anche senza la funzione di configurazione intelligente (è possibile identificare questi switch dopo la mancanza della lettera E al fine del nome, ad esempio, il TL-SG108).
Dal punto di vista del design, il TP-LINK TL-SG108E ha lo stesso esteriore metallico di forma rettangolare, questa volta con una finitura grigio-blu scuro, ma ciò che attira l’attenzione è che è incredibilmente compatto, non più grande di un piccolo libro (o una videocassetta VHS, se vi ricordate quelle). Lo switch misura solo 15.7 x 10.1 x 2.5 centimetri e pesa 0.39 kg (quindi è abbastanza leggero). Certo, ha piedini in gomma per fermare il dispositivo, ma, se avete connesso dispositivi a tutte le porte, è meglio fare attenzione a non posizionare il dispositivo vicino al bordo del tavolo.
Poiché il TL-SG108E è un piccolo dispositivo, non ci sono problemi di posizionamento in qualsiasi punto della stanza, ma se volete montare lo switch sul muro, potete utilizzare i due fori della parte inferiore del dispositivo. Ovviamente non si può montare su un rack (è un dispositivo piccolo) e l’unica unità di questa serie che è montabile in un rack è il TL-SG1048 che ha 48 porte.
Come previsto, il TP-LINK TL-SG108E non ha un ventilatore e si affida a raffreddamento passivo, quindi assicuratevi che i fori di ventilazione non sono ostruiti. Sul lato inferiore dello switch, oltre a fori di montaggio a parete, c’è una etichetta con informazioni del dispositivo (l’indirizzo MAC, il numero di serie, l’indirizzo IP predefinito, il nome utente e la password). Sul lato frontale, è possibile trovare un LED per l’Accensione e le 8 porte 10/100/1000 Mbps Ethernet RJ-45 (i cavi collegati non devono superare 100 metri). Ciascuna porta ha due luci LED sul lato superiore sinistro e destro (se la luce del LED è ambra, significa che è collegato ad un dispositivo che supporta un velocità di 10/100Mbps, altrimenti, se il LED è verde, significa che la porta è collegata ad un dispositivo a 1000Mbps). Il lato posteriore dello switch è occupato da un lucchetto Kensington e una porta di alimentazione.
All’interno, il TL-SG108E è dotato di un controller Realtek RTL8370N (a livello 2) e 1 MB di memoria flash. La capacità di commutazione del TL-SG108E è 16Gbps. L’installazione dell’hardware è piuttosto semplice: è necessario collegare lo switch a una presa di corrente, utilizzando l’adattatore di alimentazione e poi collegarlo ad un router (per accedere a Internet) e/o collegare qualsiasi client desiderato per creare una rete LAN. Dal momento che il TL-SG108E è uno smart switch, dispone di un programma di utilità per fare diversi impostazioni (che è compatibile solo con il sistema operativo di Windows).
Per accedere all’interfaccia, è necessario installare l’utilità Easy Smart Configuration Utility. Dopo, dovete inserire il nome utente e la password per visitare l’interfaccia principale. Qui, si possono trovare le sei opzioni principali: il Sistema, la Commutazione (Switching), il Monitoraggio, il VLAN, il QoS e l’Aiuto. La sezione del Sistema dispone delle seguenti opzioni secondarie: le Informazioni di Sistema, l’impostazione IP, il Conto Utente, il Backup e Ripristino, il Riavvio del Sistema, il Reset del Sistema e l’Aggiornamento del Firmware.
La sezione per la Commutazione ha le seguenti opzioni: l’Impostazione della Porta (la velocità/duplex e il controllo di flusso), l’IGMP Snooping e il Trunk della Porta. La sezione del Monitoraggio ha le seguenti sezioni secondarie: le Statistiche della Porta, la Clonazione della Porta (Port Mirror), la Prova del Cavo (mette alla prova le porte e mostra la distanza dove il cavo ha il guasto) e la Prevenzione del Loop (se viene rilevato un loop, il porto sarà bloccato automaticamente per mantenere la rete attiva; deve essere coordinato con il controllo delle tempeste di trasmissioni).
La sezione di VLAN presenta le seguenti opzioni: il MTU VLAN, il VLAN basato sulla porta, il VLAN 802.1Q e l’impostazione del PVID 802.1Q. La sezione QoS ha le seguenti opzioni secondarie: il QoS di base (quattro livelli di priorità), il controllo della larghezza di banda, il Controllo della Tempesta di Trasmissioni.
Il TP-LINK TL-SG108E è compatibile con i seguenti standard: IEEE 802.3, IEEE 802.3ab, IEEE 802.3u, IEEE 802.3x e IEEE 802.1p.
Info: All’interno della confezione, è possibile trovare l’unità TP-LINK TL-SG108E, un cavo di alimentazione, una guida all’installazione, il CD ed i piedini in gomma.
3. Ubiquiti EdgeSwitch ES-8XP Switch Ethernet
Se ti stavi chiedendo cosa sia successo alla linea ToughSwitch, apparentemente Ubiquiti ha deciso che non la vuole più (gli switch hanno raggiunto EOL) e invece ha ri-brandizzato la linea come EdgeSwitch-XP. Ciò significa che il vecchio TOUGHSwitch TS-8-PRO è diventato l’Ubiquiti EdgeSwitch ES-8XP, ma, oltre al logo in alto e al software, non è cambiato nulla. Quindi, abbiamo ancora a che fare con uno switch PoE (passivo) dotato di 8 porte, lo stesso esterno robusto (che immagino sia utile se lo portate in giro molto) e ha un’interfaccia utente migliore e più intuitiva (sembra tutto buono, ma quelli che hanno implementato più dispositivi ToughSwitch potrebbero non essere così felici di dover cambiare completamente il software).
Se non hai sentito parlare di Ubiquiti, sappi che è un’azienda per i prodotti di rete di livello enterprise che offre anche soluzioni convenienti adatte alle piccole imprese (e quelle medie) o per l’uso domestico, al contrario ai costosi dispositivi di Cisco o ai produttori orientati al consumatore, che rinunciano a molte funzionalità per favorire la semplicità o per mantenere il costo il più basso possibile (ovviamente, Ubiquiti cade da qualche parte nel mezzo, poiché offre alcune funzionalità avanzate per un prezzo migliore rispetto ai suoi concorrenti).
Qualche tempo fa ho dato un’occhiata allo switch gestito EdgeSwitch ES-24-250W (Livello 3) e, mentre l’ES-8XP fa ora parte della stessa serie, non ha adottato l’aspetto industriale, invece, ha mantenuto la combinazione di metallo e gomma (che conferisce al dispositivo un aspetto robusto). Di conseguenza, lo switch richiederà un vassoio da montare all’interno di un rack, ma, come positivo, l’ES-8XP si allontana dal design semplice dello switch tradizionale e, invece del solito corpo rettangolare, ha alcuni bordi smussati sul lato sinistro e destro del dispositivo, mentre sulla parte superiore, lo switch presenta un’area incassata coperta quasi interamente da piccoli fori di perforazione. Oltre a ciò, il dispositivo è coperto da una finitura nera opaca, quindi non conserva le impronte digitali.
Inoltre, l’EdgeSwitch ES-8XP è realizzato per adattarsi facilmente su uno scaffale o semplicemente, sulla scrivania, misurando 21.0 x 18.5 x 4.0 centimetri e pesa 1.22 kg, quindi, anche se sembra più piccolo dello switch PoE regolare a 8 porte, a causa del suo peso e della gomma dalla zona inferiore, questo dispositivo non si sposterà indipendentemente dal numero di cavi che si collegano alle sue porte. Nella parte inferiore dello switch è ancora possibile trovare la solita etichetta con informazioni sul dispositivo (come l’indirizzo MAC).
Il pannello posteriore dell’EdgeSwitch ES-8XP è principalmente occupato da un’ampia area con fori di ventilazione (alcuni fori di ventilazione aggiuntivi possono essere trovati anche sui lati laterali e sulla parte superiore del dispositivo) e una presa di alimentazione (che si collega a un power brick – non ha un PSU interno). È bello vedere che Ubiquiti ha fatto tutti i passi giusti per assicurare un buon flusso d’aria e, poiché non è installata alcuna ventola all’interno del dispositivo (nonostante l’implementazione della tecnologia PoE), fa affidamento esclusivamente sul raffreddamento passivo – così, lo switch rimane completamente silenzioso.
Il pannello frontale è il luogo con più attività: da sinistra, c’è una porta di Gestione (è una porta 10/100 Mbps appositamente creata per la gestione dello switch, ma, naturalmente, è possibile utilizzarla come porta Ethernet LAN aggiuntiva , ma sii consapevole che non funziona bene sotto carico pesante e viene fornito con il limite 10/100 Mbps e non PoE), una porta USB 2.0 (sembra che questa porta possa essere utilizzata solo per ricaricare i dispositivi – fornisce 5 V di potenza), otto porte PoE Ethernet 10/100/1000 Mbps (il massimo Wattaggio PoE per porta è di 11.5 W per 24 V e 23 W per 48 V) e un piccolo pulsante di Ripristino (devi tenere premuto il pulsante per più di 10 secondi per riportare il dispositivo alle impostazioni predefinite di fabbrica). Inoltre, ogni porta presenta due luci a LED, una per PoE (verde significa 24 V PoE, ambra indica 48 V PoE) e l’altra per Velocità / Link / Attività (ambra indica un collegamento stabilito a 10/100 Mbps, mentre verde indica un collegamento stabilito a 1000 Mbps; se uno dei due colori lampeggia, significa attività). La porta di Gestione ha una sola luce a LED che diventa ambra quando c’è alimentazione e quando c’è una connessione stabilita a 10/100 Mbps.
All’interno, lo switch PoE EdgeSwitch ES-8XP è equipaggiato come il TOUGHSwitch TS-8-PRO (Ubiquiti ha avuto la possibilità di aggiornare l’hardware interno ma non l’ha fatto), quindi viene fornito con il SoC Broadcom BCM53128 (Atheros AR7242 MIPS CPU 24K con clock a 400 MHz), insieme a 8 MB di memoria flash e 64 MB di RAM. Il processo di installazione dell’hardware è semplice e tutto ciò che devi fare è connettere il cavo di alimentazione alla porta DC-IN e alla presa, e dopo, devi utilizzare un cavo Ethernet e collegarlo alla porta di Gestione e alla porta Ethernet dal tuo PC (per eseguire la configurazione dello switch); infine, è possibile semplicemente aggiungere tutti i dispositivi desiderati (incluso PoE) utilizzando altri cavi Ethernet. Dopo aver installato lo switch, è possibile configurare il dispositivo visitando l’interfaccia di configurazione (digitare https://192.168.1.20 nel browser Web preferito e immettere ubnt sia per il nome utente che per la password).
Se ti ricordi l’UI utente del TOUGHSwitch TS-8-PRO, beh, l’EdgeSwitch ES-8XP offre la stessa esperienza, quindi, l’interfaccia ha cinque sezioni principali: lo Stato, il Dispositivo, le Porte, il VLAN e l’Avvisi, ognuno con la sua propria finestra e il set di opzioni. La sezione Stato mostra una rappresentazione grafica dello switch, con tutte le porte collegate, insieme alle loro luce LED, così come il Throughput totale, lo Stato del Dispositivo, lo stato delle Porte (incluso le Statistiche delle Porte) e la Distribuzione dei Dati tra le porte.
La sezione Dispositivo mantiene la rappresentazione grafica dello switch e include l’Aggiornamento del Firmware, consente di modificare le Impostazioni della Rete di Gestione, le Impostazioni di Base, le Impostazioni per la Gestione della Rete, la configurazione dei Servizi, il protocollo Spanning Tree, i Jumbo Frame, accedere alla Scoperta del Dispositivo, l’Account di Sistema, Manutenzione del dispositivo e Gestione della Configurazione. La sezione Porte è composta dalle Impostazioni di base, le Impostazioni Ping Watchdog, le Impostazioni Spanning Tree e gli Avvisi per ogni porta EdgeSwitch.
La sezione VLAN consente di accedere alle Porte Trunk e configurare le Reti Locali Virtuali, mentre la sezione Avvisi mostra i Registri e l’Avviso di Sistema. Oltre alle sezioni principali, sul lato destro, c’è anche un elenco a discesa Strumenti che include la tabella MAC Forwarding, il Ping, la Traceroute e Discovery. L’elemento novità è il supporto per l’UNMS (Ubiquiti Network Management System) che è un ottimo strumento per configurare e monitorare qualsiasi dispositivo Ubiquiti ed è un ambiente molto più grande del controllore UniFi (quest’ultimo sarà visto come un punto finale all’interno dell’UNMS ).
L’EdgeSwitch ES-8XP è compatibile con i seguenti standard: VLAN basata su IEEE 802.1Q con l’entrate 4K, IEEE 802.3x, 802.3, 802.3u, 802.3ab.
I Migliori Switch Gestiti
1. Cisco SG300-28 Switch Ethernet
Cisco è un nome ricorrente quando si parla di prodotti di rete, perché Cisco Systems è la società di networking più grande del mondo, ha un sacco di brevetti relativi alla sicurezza della rete e diciamocelo, ogni volta quando si parla di Cisco, ognuno pensa ai prodotti stabili ad alta qualità, che sono facili da configurare e ricchi delle ultime tecnologie.
Allo stesso tempo, i prodotti Cisco non sono noti per avere un prezzo economico, ma c’è uno switch che ha attirato la mia attenzione, che si chiama SG300-28 ed è un dispositivo gestito a 28 porte Gigabit, che mi sembra di essere uno dei più convenienti switch al livello 3 sul mercato e che è perfetto per le piccole imprese e per uso domestico, se sei un appassionato di tecnologia. Oltre lo switch a 28 porte, la serie SG300 ha anche modelli da 8 a 48 porte che utilizzano la tecnologia Fast Ethernet e modelli da 10 a 52 porte, che utilizzano la connettività Gigabit Ethernet.
Cisco ha progettato il SG300-28 nello stesso modo degli altri switch del mercato: si l’esteriore è solido, metallico e rettangolare con una finitura grigio-chiaro opaco che copre la superficie esterna, ad eccezione del lato anteriore, in cui la superficie è nera. La base del SG300-28 è abbastanza grande, anche se è pubblicizzato come uno switch desktop (misura 43.9 x 25.6 x 4.3 centimetri e pesa 3.9 kg) e può occupare un sacco di spazio se si decide di metterlo su una mensola o sulla scrivania (non dimenticate di attaccare i quattro piedini in gomma sul fondo). Ma, se si desidera utilizzare questo dispositivo in un ufficio, Cisco offre la possibilità di montare lo switch su un rack, utilizzando il kit in dotazione. Questo switch non si può montare sul muro (solo i dispositivi a 8 porte possono essere montati a parete). La parte superiore del dispositivo è abbastanza semplice (c’è solo il logo Cisco).
Sia la sinistra e il lato destro dello switch ha alcune prese d’aria abbastanza grandi e sono rimasto sorpreso di vedere che questo grande dispositivo non ha una ventola. Ciò significa che si basa esclusivamente sul raffreddamento passivo e manca il rumore della ventola (lo switch si siede tranquillamente e fa il suo lavoro nel silenzio).
Nella parte anteriore del SG300-28 potete trovare le 26 porte 10/100/1000Mbps Gigabit Ethernet RJ45, ciascuno con due luci LED, una mostra lo stato del Collegamento/Attività (verde fisso significa che c’è una connessione tra il porto e il dispositivo collegato) e l’altro per il GIGABIT (se il LED è verde solido, significa che c’è una connessione di 1000Mbps tra i dispositivi, ma, se il LED è spento, significa che la velocità della connessione è sotto 1000Mbps o che non c’è nessuna connessione al porto).
Sul lato destro delle porte, potete anche trovare due slot combo mini-GBIC (ogni combinazione ha un porta Ethernet 10/100/1000M e uno slot mini-GBIC/SFP Ethernet Gigabit), ogni porta con i corrispondenti due luci LED (la Connessione/l’Attività e il Gigabit). Sulla parte sinistra del gruppo di porte, c’è un singolo LED di Sistema (se è ambra, significa che c’è un guasto nell’hardware) e un pulsante di reset incassato. Nel lato posteriore dello switch, c’è la porta di alimentazione (100-240~, 4A, 50-60Hz) e una porta Console, in cui è possibile collegare un cavo seriale ad un PC per l’utilizzo del programma di emulazione terminale.
Al interno, il Cisco SG300-28 è dotato di un CPU Marvell ARM, 128 MB di RAM e 16 MB di memoria flash. Inoltre, il SG300-28 dispone di una capacità di switching di 56 Gbps e una performance a 41.67 Mbps (con la dimensione del pacchetto di 64 byte).
Il SG300-28 può essere configurato utilizzando due metodi diversi: prima con la interfaccia web e l’altra, attraverso la porta console, utilizzando la Command Line Interface (CLI). Per configurare lo switch utilizzando la porta console, è necessario collegare un computer tramite un cavo seriale e avviare un’applicazione terminale (per esempio HyperTerminal). Per accedere all’interfaccia web, dovete aprire qualsiasi browser e andare a 192.168.1.254 (l’indirizzo IP predefinito) che aprirà la pagina di login.
Qui, inserite Cisco sia per il nome utente e la password (la prima volta, si ottiene anche la possibilità di cambiare la password). L’interfaccia utente ha due sezioni principali: uno nell’angolo superiore a destra, dove è possibile scegliere la Lingua, disconnettere, accedere alla pagina per le Informazioni e visitare la sezione della Guida; la seconda sezione consiste da un menu principale disposto verticalmente.
Il menu ha le seguenti sezioni: l’Introduzione, lo Stato e le Statistiche (il Riepilogo del Sistema, l’Interfaccia, GVRP, 802.1xEAP, TCAM e altre), l’Amministrazione (le Impostazioni di Sistema, l’Interfaccia di Gestione, Il Conto Utente, il Timeout se la Sessione diventa Inattiva, le Impostazioni d’Ora, il Registro di Sistema, la Gestione dei File, il Riavvio, le Impostazioni di Allocazione TCAM e altre), la Gestione della Porta (le Impostazioni della Porta, del Collegamento di Aggregazione e dell’Ethernet Verde), lo SmartPort, la Gestione del VLAN (le Impostazioni Predefinite del VLAN , creare un VLAN, le Impostazioni di interfaccia e altre), lo Spanning Tree, le Tabelle di Indirizzi MAC, il Multicast, la configurazione IP, la Sicurezza (il TACACS+, il RADIUS, la potenza del password, il Metodo di Accesso di Gestione, Garantire la Gestione dei Dati Sensibili, il Server SSL, il Server SSH ed i clienti SSH), il Controllo degli Accessi, il QoS ed il SNMP.
Poiché si tratta di uno switch gestito al livello 3, si può aspettare che ogni sezione è piena di opzioni che permettono di sfruttare una configurazione completa e approfondita (solo assicuratevi che avete salvato dopo che avete fatto qualche modifica alla sessione corrente, poiché, in caso contrario, tutte le modifiche verranno perse dopo il primo riavvio).
Info: All’interno della confezione, c’è l’unità Cisco SG300-28, un cavo di alimentazione, un cavo seriale, un kit di montaggio su rack, una guida rapida e un CD-ROM con la documentazione per l’utente.
2. Mikrotik CRS226-24G-2S+IN Switch Ethernet
La società lettone, Mikrotik, non è grande come Cisco, ma è riuscito a catturare l’attenzione del mondo con le sue attrezzature di rete (soprattutto perché stiamo parlando di una società relativamente nuova – è stata fondata nel 1996). Oltre alla serie popolare di router e switch, Mikrotik ha creato il RouterOS, un software basato su Linux che può trasformare un computer in un router di rete (insieme con l’attuazione di varie caratteristiche, come VPN, QoS, Firewall e molte altre caratteristiche).
Il dispositivo che ha attirato la mia attenzione è il Mikrotik CRS226-24G-2S+IN, un router switch Gigabit che dispone di 24 porte, ha la gestione al livello 3, la funzionalità PoE (PoE passivo) e la licenza per il RouterOS al livello 5. Questo switch è il modello desktop, ma c’è anche una seconda variante, il CRS226-24G-2S+RM, che può essere montato su uno rack (con il piccolo display LCD posizionato sulla parte anteriore).
Il Mikrotik CRS226-24G-2S+IN ha una valore estetica più elevata rispetto agli altri switch dalla concorrenza. L’esteriore è metallico e di forma rettangolare, coperto con una finitura bianca. In cima, c’è un piccolo touchscreen. Ovviamente, non è stato creato per essere il metodo di input principale, dal momento che non ha le funzioni, né la capacità di risposta del display di uno smartphone, ma può essere utilizzato per impostare l’indirizzo IP di un interfaccia LAN o alcune altre opzioni semplici di configurazione.
Questo non è necessariamente un dispositivo recente, ma Mikrotik ha adottato questa nuova tendenza di fare gli switch, i più compatti possibile. Questa affermazione è vera per il Mikrotik CRS226-24G-2S+IN, poiché è un dispositivo molto compatto considerando che ha 24 porte (misura 28.4 x 14.4 x 4.3 centimetri) ed è anche molto leggero (pesa 1.31 kg). Lo switch può essere posizionato sulla superficie (questa è l’unica posizione disponibile), ma consente un certo grado di ventilazione grazie ai suoi quattro piedi, poiché ci sono alcuni fori di ventilazione sulla parte inferiore del dispositivo. Vicino a uno dei suoi piedi, potete anche trovare un’etichetta con le informazioni dello switch (il numero di serie e il nome del modello).
Nella parte anteriore del dispositivo ci sono le porte Ethernet RJ-45 10/100/1000 Gigabit posizionate in tre gruppi, c’è anche una porta Console e due porte SFP+ Ethernet (la prima porta SFP+ supporta 1.2 Gigabit e 10 Gigabit, mentre la secondo porta SFP+ supporta solo la modalità di 10 Gigabit). La porta 1 Ethernet consente di alimentare lo switch usando una connessione Ethernet (PoE In). Sotto la porta Console, ci sono tre luci LED che mostrano lo stato dell’Accensione, il RES e l’USR 1. Inoltre, ogni porta LAN ha una luce LED (verde se il collegamento è a 1000Mbps, ambra per collegamento a 10/100Mbps) e le due porte SFP+ che hanno due LED: uno per ACT/LINK e la seconda per 10G. La cosa interessante di questo switch è che usando il RouterOS, vi permette di configurare ogni LED in qualche modo volete.
Nel retro dello switch c’è un ingresso DC (10-28V) e altri tipi diversi di aperture, da cui una serie sembra essere progettato per un ventilatore. In realtà, il CRS226-24G-2S+IN non ha un ventilatore (solo il raffreddamento passivo), quindi non è rumoroso e l’unità è rimasta sorprendentemente fresco.
All’interno, il CRS226-24G-2S+ ha un Qualcomm Atheros QCA8519, con il clock a 400MHz, 64 MB di RAM e 128 MB di memoria NAND (il supporto per multipli sistemi operative). Il chip è dotato di un design non-blocking, in modo che ogni porta può essere utilizzata full-duplex simultaneamente.
Il Mikrotik CRS226-24G-2S+IN è dotato del software RouterOS, un strumento complesso che consente un numero enorme di configurazioni (ha il livello 5 di licenza – quasi tutte le funzioni sono concessi al livello illimitato). In termini di caratteristiche, il RouterOS ha tutto il necessario e anche di più (poiché il RouterOS ha un grado elevato di complessità, Mikrotik ha creato una pagina wiki dedicata per aiutarvi se avete bisogno: http://wiki.mikrotik.com/wiki/Main_Page). La configurazione del CRS226-24G-2S+IN non è semplice, ma dopo che l’hai fatto per la prima volta, capirai come funziona lo switch. Detto questo, ricordate che le istruzioni parlano direttamente con la CPU, che dopo comunica con il chip dello switch a una velocità di 1Gbps.
Inoltre, è necessario comprendere che il RouterOS utilizza il concetto di porta master e le porte schiavi quando si configurano i gruppi (particolarmente utile se si desidera configurare le porte per VLAN). Se si desidera impostare il Link Aggregation, è necessario farlo nel ‘/interface ethernet switch trunk’, ma, purtroppo, il CRS226-24G-2S+IN non supporta LACP (né Spanning Tree).
3. Ubiquiti EdgeSwitch ES-24-250W Switch Ethernet
Ubiquiti Networks è un’azienda americana abbastanza giovane, specializzata nello sviluppo dei prodotti di rete e con il focus principalmente sui mercati emergenti. Ubiquiti è ben noto per la sua serie EdgeMAX, ma anche per la serie UniFi, AirMax, AirFiber (per il wireless esterno) e per la tecnologia di kit solari SunMAX (una soluzione di energia alternativa). Ma quello di cui voglio parlare è un membro della famiglia EdgeSwitch, l’ES-24-250W, che è uno switch RJ45 Gigabit di 24 porte. Oltre a ES-24-250W, ci sono alcuni modelli più potenti disponibili, come ES-24-500W, ES-48-500W ed ES-48-750W.
Ubiquiti EdgeSwitch ES-24-250W ha un design molto semplice, con un corpo metallico di forma rettangolare, coperto da una finitura nero opaco e con alcuni accenti di bianco per i LED, il logo e le informazioni per le porte (la scelta del colore bianco e nero riesce a dare un effetto elegante). EdgeSwitch ES-24-250W è un dispositivo abbastanza grande, più dagli altri switch più compatti di questa lista (misura 48.4 x 4.3 x 28.5 centimetri e pesa 4.7 kg), ma, come si può vedere questo non è uno switch desktop, quindi non c’è l’opzione di montaggio a parete o di posizionarlo su una superficie piana. Ma c’è solo la possibilità di montarlo su un rack (1U).
Sul lato frontale, potete trovare le orecchie per montaggio su rack e su ciascun lato (sia a sinistra e a destra), ci sono tre blocchi di fori di ventilazione e in-tra loro, ci sono due fori circolari per i ventilatori. Le quattro ventole funzionano sorprendentemente silenzioso (anche se prima c’era un problema di rumore, ora è risolto per le versioni del firmware più recenti) e durante l’installazione dello switch su un rack, assicuratevi di lasciare circa 2 centimetri di spazio per mantenere un flusso d’aria adeguato.
Sul pannello frontale, potete trovare le 24 porte Gigabit Ethernet RJ45 (10/100/1000Mbps) posizionate in due blocchi, ognuna porta con due luci LED, uno per lo stato del PoE (se la luce LED è ambra: IEEE 802.3af / 802.3at; se il LED è verde: 24V passivo) e l’altro per la Velocità / Link / Attività (se la luce del LED è di colore ambra, significa che c’è un collegamento di 10/100Mbps, in caso contrario, se è verde, lì significa che c’è un collegamento a 1000 Mbps). Sul lato sinistro delle porte, vicino al logo, c’è un piccolo LED che mostra lo stato del Sistema e che illumina un colore bianco se il dispositivo è pronto (per l’uso) e un colore blu durante il riavvio o se lo switch si ripristina sui valori predefiniti.
Sul lato destro delle 24 porte Ethernet, ci sono due porte SFP 1Gbps, ciascuna con la propria luce LED che mostra la Velocità / Link / Attività (verde solido indica un collegamento di 1 Gbps e se è lampeggiante, indica che c’è l’attività). Vicino alle porte SFP, c’è un piccolo tasto RESET che può ritornare lo switch alle impostazioni di fabbrica. Sul lato posteriore di ES-24-250W, c’è una porta di alimentazione (100-240V, 50 / 60Hz) e alcune informazioni sul dispositivo. All’interno del corpo metallico, Ubiquiti EdgeSwitch ES-24-250W è dotato di 256 MB di RAM DDR3 e un processore ARMv7. Inoltre, ES-24-250W offre una capacità di inoltro (dello switching) di 52 Gbps.
EdgeSwitch ES-24-250W ha un’interfaccia comprensiva che offre la possibilità di monitorare e configurare tutte le caratteristiche dello switch e, per gli utenti avanzati, c’è un’interfaccia CLI (Command-Line Interface) disponibile tramite SSH e telnet (è possibile accedere all’interfaccia CLI da una connessione diretta (con un cavo seriale) o utilizzando una connessione remota (logica) – si può dare uno sguardo alla sintassi di interfaccia qui: https://dl.ubnt.com/guides/edgemax/EdgeSwitch_CLI_Command_Reference_UG.pdf). Per accedere all’interfaccia utente è necessario aprire il vostro browser preferito e andare a 192.168.1.2. Qui, dovete inserire il nome utente e la password (ubnt per entrambi) e fare clic su Login per accedere all’interfaccia.
Il layout dell’interfaccia utente ha tre sezioni principali: la zona dei dispositivi (the Device View), il menu di navigazione (the Navigation Menu) e un piccolo menu per due pulsanti: Salva la Configurazione e Logout. La zona dei dispositivi offre un’immagine grafica di tutte le porte fisiche, insieme con le informazioni rispettive, la configurazione corrente e i colori specifici per lo stato delle porte (grigio indica che la porta è non attiva, ambra indica una connessione a 100 Mbps, verde indica una connessione a 1000Mbps e il piccolo puntino bianco indica l’uscita PoE).
Il menu di navigazione ha le seguenti schede principali: il PoE, il Sistema, lo Switching, il Routing, la Sicurezza e il QoS. Ognuna di queste schede apre una nuova pagina nell’interfaccia e, dal momento che si tratta di uno switch gestito, ci si può aspettare una quantità enorme di impostazioni. Ovviamente, non voglio entrare nei dettagli per ogni caratteristica e per ogni aspetto, ma devo menzionare alcuni tra i più importanti: il LLDP, i LAN virtuali, l’Aggregazione del Link, il Controllo di Flusso e la priorità Ethernet, il Recupero dopo le Tempeste di Trasmissioni), lo Snooping DHCP, la Funzionalità del server DHCP, il CoS, il filtraggio MAC, il Supporto Jumbo Frame, i Voice VLAN, l’Autenticazione 802.1X interno dello Server, la gestione IPv6 e anche di più. Inoltre, ci sono anche funzioni di routing L3, come l’Instradamento Statico e Policy-based routing.
Info: Il pacchetto contiene lo switch Ubiquiti EdgeSwitch ES-24-250W, un cavo di alimentazione, le quattro viti di montaggio, i quattro dadi in gabbia e il manuale utente.
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